Toner e nastri di stampa esausti: come disfarsene senza incorrere nelle salatissime multe e nelle denunce penali previste per l’amministratore dell’Azienda.

Vorrei portare a conoscenza quanto previsto dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116, in merito alle modalità di smaltimento dei toner ed inchiostri da stampa.

Tale legge è entrata in vigore dal 1 Giugno 2015.

Riassumo sinteticamente alcuni aspetti nel caso si fosse soggetti al rispetto della normativa.

La legge riguarda tutte le aziende, dalla semplice partita iva, alla grande azienda che facciano uso di toner, inchiostro e nastri di stampa per stampanti laser ed inkjet; di seguito definite come “produttori di rifiuti”.

Esaminiamo il caso più semplice: l’azienda con meno di 9 dipendenti, essa deve provvedere alla eliminazione dei propri rifiuti affidandosi a trasportatori autorizzati i quali li conferiranno alla ditta preposta alla loro distruzione.
Il rifiuto consegnato al trasportatore deve essere accompagnato da un modulo (FIR) in 4 copie in cui, oltre ai dati aziendali, va riportato il codice CER (Codice Europeo Rifiuto);zerozerotoner
questo codice deve essere supportato da una certificazione di Analisi chimica che ne attesti la tipologia di pericolosità.

Tutti i toner sono soggetti ad analisi chimica in quanto subiscono processi di trasformazione dovuti al loro impiego con sorgenti di calore che ne alterano la composizione iniziale. Per questa ragione i toner sono dotati di un codice CER cosi detto a specchio( due codici quasi uguali) che ne identificano la non pericolosità e la pericolosità.

Quindi per liberarsi di un toner esausto occorre:

  1. fare un accordo con un trasportatore, che sia collegato ad un’azienda di smaltimento rifiuti (ambedue autorizzati)
  2. fare l’analisi chimica del rifiuto ogni volta che viene conferito allo smaltimento.
  3. compilare un modulo FIR (Formulario Identificazione Rifiuto) in 4 copie la cui ripartizione è la seguente:
    • 1 copia al trasportatore
    • 2 copie all’azienda che distrugge il toner
    • 1 copia resta al produttore del rifiuto.
    • Successivamente, al produttore del rifiuto, verrà restituito da parte dell’azienda di smaltimento una delle 2 copie del FIR precedentemente consegnate, nella quale viene comunicato il trattamento definitivo del rifiuto (distruzione).

Si è responsabili:

  1. della compilazione corretta del modulo FIR,
  2. della sua conservazione insieme alle copie delle analisi chimiche effettuate
  3. della custodia dei rifiuti in luogo protetto prima del conferimento in discarica.
  4. L’azienda produttrice del rifiuto può essere soggetta a verifiche da parte degli organi preposti al controllo del traffico e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi (sono previste sanzioni economiche rilevanti compresa la responsabilità penale dell’amministratore).

Quanto sopra è in sintesi l’obbligo di legge a cui tutte le aziende sono sottoposte.

Ci sono società di recupero che si preoccupano del ritiro e dicono che tutto è regolare. Ma se non fanno quello che è riportato sopra sono contro legge e la responsabilità è tutta del produttore del rifiuto, cioè l’amministratore.
Molti propongono un contratto in cui si prevede il ritiro per “rigenerazione”, non va bene; se si consegnano rifiuti in conto rigenerazione questi debbono essere accompagnati dalla relativa bolla con indicata la causale “conto rigenerazione” e la matricola della cartuccia che deve essere poi restituita.

Rigenerare è previsto, ma alla fine c’è un momento in cui la cartuccia o il contenitore d’inchiostro debbono essere smaltiti secondo la procedura suddetta.

La proposta Info-One/BERG PHI Spa

Premessa

Il nostro obiettivo è quello di sollevare ogni azienda piccola e grande da questo onere burocratico i cui costi in termini di servizio e di gestione sono molto elevati e comunque, non lasciano indenne l’amministratore dalla sua responsabilità civile e penale di fronte a errori formali e sostanziali in merito all’applicazione della legge sullo smaltimento dei rifiuti.

Lo strumento

Proponiamo un contratto in cui la BERG Phi spa, si sostituisce totalmente all’azienda diventando proprietaria dei suoi rifiuti accollandosi, a norma di legge, tutti gli oneri derivanti per lo smaltimento.

La Berg PHI Spa fornirà all’azienda un apposito contenitore per conservare i toner e gli inchiostri da smaltire.
Periodicamente, minimo 1 anno, un incaricato autorizzato al trasporto, ritirerà il contenitore lasciandone uno nuovo. I prodotti ritirati verranno conferiti presso lo stabilimento Berg per il trattamento di distruzione che prevede la separazione delle polveri, il materiale plastico ed i metalli.
In questo caso l’Azienda (produttrice del rifiuto) non dovrà tenere nessun registro e sarà sollevata da ogni responsabilità civile e penale

Nel documento “Confronto smaltimento” si fa il confronto del nostro servizio con quello che il produttore (colui che produce il rifiuto) deve ottemperare per essere nella norma ed evitare sanzioni.

Nel documento “Il problema, la legge, Zerozerotoner“, più lungo, si da chiarezza sulla normativa vigente;
di quest’ultimo si consiglia di leggere almeno dal punto 10.

Attivare questo servizio prevede un canone annuo anticipato a partire da € 120,00 +iva per la semplice partita iva,  € 220,00 + iva per aziende con meno di 9 dipendenti ed un solo ritiro annuo.
Per altre dimensioni aziendali, in funzione della produzione di prodotti da smaltire è previsto un preventivo in base alle effettive esigenze.

Richiedeteci l’adesione al nostro servizio ZeroZeroToner scrivendo a : info@infoone.it